Il paradiso è a Gavdos

Il paradiso è a Gavdos

#gavdos #mammaluciVacanze estive 2021 tardive, programmate per l’inizio dell’autunno, ma per noi non è un gran problema, amiamo i periodi di bassa stagione. Abbiamo deciso che quest’anno si fa, rinunciamo a Pantelleria, per raggiunge un isola più remota. Partiamo per L’Isola di Gavdos, disabitata e desertica, a 50 km a sud di Creta nel Mar libico, per molto tempo il territorio più a sud Europa.

Il Viaggio

Partenza con Ryanair da Bergamo alle 14.30, e arrivo ad Heraklion per le ore 18.00. 

Nel pianificare il viaggio per Isola di Gavdos, abbiamo avuto alcune difficoltà a reperire un Autonolleggio che ci consentisse di traghettare l’auto sull’isola; dopo molti contatti troviamo a Sfakia il rent Car Sfakia Tour. Con sfakia tour l’auto, una piccola Skoda, ci aspetta puntuale all’aereoporto di Heraklion dove le pratiche di rilascio vengono effettuate in pochi minuti. (Info per locazione auto: altre società di noleggio che abbiamo trovato che giravano nell’isola: Monza e Centauro; anche quest’anno che torneremo abbiamo prenotato con lo stesso operator direttamente dal sito )

Prima tappa appena atterrati: un supermercato lungo la super strada per acquistare le provviste di base da portare con noi sull’Isola di Gavdos. Compriamo tanta frutta, verdura un po’ di delizie locali, del buon vino e la solita indispensabile birra!

Poi, finalmente, purtroppo con il buio, iniziamo il viaggio per raggiungere Sfakion sulla costa sud. La strada, circa 250 km scorre lungo il lato nord dell’isola fino a Georgiopoli, poi si inerpica e attraversa le montagne del centro, dirigendosi infine verso sud, fino a raggiungere Sfakion. Con stupore ci troviamo a percorrere una bella strada larga, appena asfaltata e ben segnalata che rende più agevole l’attraversata dell’isola.

A Sfakia, per aspettare il traghetto della mattina, abbiamo prenotato una camera all’hotel Samaria to Livikon che si trova in prima fila sul mare. Camere ristrutturate da poco, con buon gusto e nei colori sul verde azzurro. Dalla finestra ci accoglie il blu scuro del mare di notte, illuminato dalla luna con la musica delle onde che frangono lente conto la banchina.

La Taberna da NickosIsola di Gavdos con i suoi sapori genuini ci ricorda che finalmente siamo di ritorno in Grecia, in quella autentica dove l’ospitalità è ancora di casa. Ordiniamo i soliti antipasti di rito, cioè Fava, tzatziki e insalata greca e insalata di polpo. Come piatto principale uno spiedino di pollo e spiedini di gamberi arrotolati nella pancetta. Un tripudio di sapori! Finiamo con dolce al cioccolato e raki offerti. Solo in questo momento realizzo: finalmente  le ferie! Siamo stanchi e ci addormentiamo cullati dal rumore del mare, un balconcino da sogno ci apre la vista sul piccolo Golfo di Sfachia, di notte le case bianche della baia sembrano disegnate.

Giovedì 23 settembre:

Sveglia alle 8.00, colazione da Bakery Ntourountos, accogliente e fornita panetteria/pasticceria del viaggio vicino al parcheggio centrale, con yogurt e torta di mele. Di fronte alla piazza principale con il suo via vai di turisti, sotto un bel riparo bianco, si può assaporare un ottimo breakfast con uova e yogurt con frutta. Consiglio l’Apple pie, ottimo soprattutto se gustato tiepido. Oltre a dolci, pane e Spanakopita, la tradizionale torta salata greca, è possibile acquistare un ottimo miele prodotto localmente. 

Alle 9.45 arriva il traghetto che ci porterà ad Agia Romueli costeggiando la costa verso ovest, prima di puntare dritto a sud verso Gavdos. Sul traghetto ci sono molti turisti, più di quanto potessimo immaginare, comunque c’è molto spazio e ci sediamo all’esterno per per godere del panorama della costa selvaggia e desertica del sud di Creta. Trascorsi 10 minuti di navigazione uno spiacevole inconveniente: il mio iPhone, nuovo e senza evidenti problemi,  si spegne completamente e non c’è verso di farlo  ripartire. Mi rovino qualche ora di viaggio e poi me ne faccio una ragione: segnale del destino che mi permetterà di ritrovare la libertà di vivere disconnessa! La vacanza inizia proprio ora, quando termino di usare il telefono e inizio a gustarmi a fondo quello che incontro sul cammino.

L’arrivo in Paradiso

Arriviamo sull’Isola di Gavdos dopo una traversata di diverse ore con mare mosso e il Maltemi che soffia testo. Il traghetto diminuisce la velocità di crociera, e con fatica arranca sballottato tra le alte onde fino al porto. Con più di un’ora di ritardo sbarchiamo nel piccolo porto polveroso. Finalmente ci siamo, ci rendiamo immediatamente conto della lunghezza del viaggio, ma si sa, il paradiso non è mai vicino. Cerchiamo subito la strada per gli Studios dove abbiamo prenotato tramite il sito un monolocale.

Gli Studios Consolas  ci accolgono in modo è gentile e simpatico con un signore che parla esclusivamente greco e solo poche parole di inglese. Riesce comunque ad indicarci la strada percorribile con la macchina che conduce allo studio Artemis, quello scelto tramite il sito. Purtroppo quello che ci si presenta non è in linea con le nostre aspettative e soprattutto non corrisponde affatto alle  foto mostrate sul sito internet!
Il nostro monolocale è malandato, polveroso, completamente esposto a nord, vista strada e relitti abbandonati. Arredamento vetusto e mal ridotto, impianto elettrico decadente, poca cura delle cose, poche stoviglie malconce e buttate lì. Due lampadine giallognole non riescono ad illuminare una cucina che cade a pezzi. Tempo di realizzare dove eravamo finiti e da Atene arriva la telefonata di Photi, la proprietaria, che ci domanda se vogliamo cambiare alloggio. Ma allora??? Sai quindi dove ci hai ficcato?? No grazie, diamo un occhiata anche gli altri studios liberi, ma oltre la vicinanza al mare non presentano nessun altro pregio. Tutti gli studios della struttura hanno la stessa caratteristica: sono vecchi e mal tenuti. Decidiamo di metterci alla ricerca di un’altra sistemazione da domani, visto che una notte, (cara 75 €) ormai l’abbiamo pagata.

una libellula dell'isola di GavdosIniziamo cosi nel pomeriggio l’esplorazione dell’isola con occhio diverso. Troviamo i Princes studio, molto belli, ben curati ma tutti occupati, arrivammo fino a Vatsiana, all’inizio del sentiero per Capo Tripiti. Troviamo l’indicazione di una villa in affitto, proviamo a telefonare, ci risponde Elena che pochi minuti arriva ad aprirci la porta di casa. Una bella casetta bilocale appena ristrutturata, vista aperta sul mare con terrazza ad ovest e finestra della cucina spalancata sull’aurora… È amore a prima vista e decidiamo che sarà la nostra base per vivere Gavdos. Ci accordiamo per trasferirci l’indomani..

Intanto è arrivata la sera, ceniamo in una bella taverna Metochi del centro dell’isola di Gavdos. Menu semplice: coniglio oppure manzo cotto al vino e una sfilza di antipasti ottimi. Questa sera il vento è ancora forte, siamo stanchi della giornate piene e andiamo a letto

Le tappe dell’esplorazione

Venerdi 24 settembre

Sveglia, caffè grazie alla mia moka viaggiatrice, lo sbatti del trasloco ma fatto con gioia visto cosa stiamo lasciando. Arriviamo a casa Vatsiana, sulla collina a picco sul mare. vista nel blu, con Elena che ci aspetta. Mentre lei riassetta e ci prepara l’appartamento, noi lasciamo le valige e ci incamminiamo verso capo Tripiti portando con noi acqua frutta per pranzo. Le indicazioni sulla strada sono scarse anche se il sentiero è ben segnato. In totale per raggiungere la spiaggia basta camminare circa 4 chilometri in discesa, circondati da una vegetazione quasi del tutto costituita di cedri e pini….davvero faticoso ma è vale la pena. Quello che si raggiunge è indubbiamente un paradiso riparato dal Meltemi.

Una lunga e ampia spiaggia sassosa chiamata Aliki è preceduta, quasi abbracciata, da un ampio stagno in secca durante l’estate. Il mare dà la sensazione del blu più trasparente, l’acqua è calda e quieta. La breve camminata fino al capo è tanto bella quanto dovrebbe esserlo la nuotata fino alle tre arcate, mi ripropongo di farlo non appena tornerò con le pinne, per oggi mi accontento di arrivare fino alla sedia sul capo e scattare quale foto di rito. Quasi in vetta al capo, infatti, è stata sistemata una grande, grande sedia (che contrariamente alla logica non guarda a sud, ma piuttosto a nord) e rappresenta la prominenza più a sud dell’Europa.#mammaluci #gavdos #grecia La risalita verso la strada carrabile al tramonto risulta più facile nonostante la lunghezza, raccolgo il timo per profumare le prossime pietanze.

A casa sistemiamo le nostre cose e mettilo in ordine le vettovaglie. Ceniamo finalmente tranquilli, godendoci un bel appartamento nuovo ben ammobiliato e con un’incredibile vista sul mare. Alla sera le luci sono davvero poche e il cielo si illumina di innumerevoli stelle, in lontananza brilla la costa sud di Creta.

Sabato 25 settembre

Come sarà per ogni mattina durante la permanenza sull’Isola di Gavdos, colazione abbondante con Yogurt e vista mare. Partenza poi verso la spiaggia di Agios Ioannis. Davvero una meraviglia! Breve camminata dal parcheggio su dune dorate e arbusti di ginepro che si protendono sul mare e che servono da base al popolo dei campeggiatori hippy. La spiaggia è favolosa, l’acqua calda e cristallina. Le ore scorrono lente e sornione, gustare incantata il paesaggio è un piacere che depura la mente.

Cena a casa con il sorgere della Luna ad allietarci la vista dalla finestra accanto al tavolo della cucina.. birretta, insalata greca. Cosa volere di più?

Domenica 26 settembre

Oggi rimaniamo sotto casa, spiaggia di Korfos dove Elena, la nostra padrona di casa, gestisce una tipica taverna greca frontemare. Spiaggetta piccolina di ciottoli bianchi e mare turchese, apriamo il nostro telo bianco e azzurro e poi..relax Per pranzo un pesce alla griglia e una insalata greca nella taverna sul mare, da Akrogiali. Scegli in cucina il menù e il pesce e lo preparano (ottimo) al momento..  intingolo speciale di olio e limone per il condimento.. unica nota stonata non offrono la frutta a fine pasto.

Lunedì 27 settembre

#mammaluciPartiamo per la spiaggia che considero la più’ bella e indimenticabile del Mediterraneo: Potamos! La si conquista con un’ora abbondante di cammino, con un dislivello di circa  300 mt, sotto il sole caldo. Il sentiero scosceso e ben segnalato è però arricchito da scorci inimmaginabili, in qualche modo simili al Gran canyon, ad Arches e alla Capadocia turca! Ed ad attenderti all’arrivo, una sabbia morbida e dorata, la sensazione di deserto intorno, accompagnata dalle palme e dal frastuono delle onde del mare.
Le ore trascorrono lente ed il panorama è indimenticabile, siamo avvolti dalla bellezza prepotente e immensa della natura incontaminata. Restiamo fino al tramonto poi, in un ora e con diverse tappe dedicate alla fotografia del paesaggio, ripercorriamo il sentiero in salita.

Tempo di una doccia e ceniamo a Kastri da Tu steki tu Gogo, taverna che viene descritta nelle diverse guide online dell’ Isola di Gavdos, come la migliore dell’isola. Siamo seduti all’aperto, abbastanza riparati dal Maltemi, tra i semplici tavoli colorati abbelliti dalle portate abbondanti e ben presentate. Tra le sedie come la migliore tradizione greca impone, diversi gatti aspettano la loro razione. Qui però incontriamo anche altre clienti, capre e pecore in libertà che tranquille passeggiano tra i tavoli. Ottimo l’hummus, un piatto caldo di maiale cotto al sugo nel forno e ricoperto di formaggio, e un’insalata mista memorabile. Finiamo con uva e raki offerti una giornata  davvero memorabile.

Martedì 28 settembre

Oggi facile camminata fino alla spiaggia di Lavrakas raggiungibile tramite un sentiero, in parte scosceso, che continua la spiaggia di Agios Ioannis. La spiaggia è di sabbia dorata, tranquillo e rilassato l’ambiente. Acqua tiepida oggi, calma con begli scogli per snorkeling data la grande quantità di pesci. Il villaggio alternativo costruito a Lavrakas tra i ginepri, cedri e i pini è davvero particolare e popolato da molte persone alternative. Sono anche presenti due pozzi di acqua dolce per sciacquarsi dalla salsedine.
Terminiamo la giornata con uno
Spritz al bar presente all’inizio della spiaggia dove al tramonto si radunano i frequentatori della spiaggia.

Mercoledì 29 settembre 

Alle 11.00 ci troviamo sul porto per cercare di acquistare un po’ di pesce.
Ci riusciamo grazie a Manolis, il pescatore dell’isola che a quell’ora rientra a terra con le reti cariche di pesce. Riusciamo a conquistare 8 grandi triglie e una seppia dal pescatore che, un po’ contrariato e stupito dalla nostra richiesta, ci lascia i pesci direttamente in mano chiedendo di farceli pesare. Manolis infatti non è abituato a vendere e non ha con se né bilancia ne tanto meno sacchetti. Al bar del porto pesiamo l’acquisto che dovremo poi pagare alla taverna di Saraniko, Torniamo verso casa a posare nel frigo l’acquisto. Stella bakery a Kastry, oggi sforna un’ottima piazza che ci acquistiamo per tornare tra le dune della spiaggia di Agios Ioannis, belle e comoda da raggiungere in pochi minuti dì cammino. Per cena a casa ci aspettano una ottima cenetta con le triglie, anche Anto si adatta a mangiarle.

Giovedì 30 settembre

Continua il  Maltemi che soffia forte e teso già dalla notte. Ci alziamo con calma e torniamo a Korfos per prendere un po’ di sole e bagnarci nei marosi che si infrangono sulla spiaggia. Pranzo a casa con un piatto spettacolare di spaghetti alla seppia.
Trascorriamo il pomeriggio a zonzo per il sentiero che conduce alla spiaggia di Pyrgos, senza arrivare fino al mare ma esplorando le chiesette. Ci attardiamo cercando i fossili più belli tra la distesa di resti fossili che incontriamo sono lungo il sentiero. I fossili sono disseminati dappertutto, e  cercando con le dita tra la terra i fossili più belli, alcuni intatti, molti purtroppo sono piccoli frammenti

Venerdì 1 ottobre

Torniamo verso Pyrgos, il sentiero degrada dolcemente verso il mare e si cammina agevolmente. Durante il cammino si scorge dall’alto della falesia in lontananza la spiaggia. Lo spettacolo vale veramente la  pena: un corto promontorio separa due profonde baie gemelle; la discesa dalla falesia non è particolarmente agevole, ma non né rischiosa né complicata. La terra color ocra poco alla volta si trasforma in sabbia color oro, soffice come il talco. Il mare oggi è calmo e cristallino, il fondale è basso e sabbioso. 

Isola di GavdosSiano soli in tanta bellezza, stendiamo il nostro grande telo bianco e azzurro e non potremmo essere in un posto migliore. Trascorriamo così un’altra giornata, praticamente incontrando solo alte 5 o 6 persone, la spiaggia è solo per noi

Sabato 2 domenica 3 ottobre

Per altri due giorni il Maltemi soffia forte e ininterrottamente. Torniamo a Pyrgos per trascorrere giornate meravigliose con mare caldo e calmo e calma di vento.acqua cristallina e spiaggia deserta

La sera di Domenica ceniamo alla taverna Panorama. Posizione a picco sulla spiaggia di Korvos. Scegliamo come antipasti: insalata  di polpo tiepido servita con cipolle rosse e peperoni. Fantastico lo saganaki cioè formaggio fritto,  poi suvlaky di pollo per Anto e gamberi alla griglia per me. Ottima cena assistiti da personale molto cordiale. Per finire pere cannella e miele accompagnate da raki. Esperienza da ripetere sia per il cibo che per l’atmosfera amichevole.

Lunedì 4 ottobre

isola di GavdosSpiaggia di Lakkoudi. Si raggiunge da Korfos, sul sentiero che porta a Tripiti. Tempo per percorrere il tragitto, circa un ora a passo lento. L’ultima parte è una ripida discesa su una pietraia, nell’ultimo tratto, il più ripido, una sorta di scala scavata nella roccia aiuta nella discesa…ma la fatica sarà ripagata dalla trasparenza dell’acqua e dall’ bellezza del panorama selvaggio. Rimaniamo solitari all’ombra di un cedro tutto il tempo a godere della maestosità del mare appena un poco agitato.

Martedi 5 ottobre

Torniamo ad ammirare la spiaggia di Potamos con il mare praticamente calmo. Giornata fantastica sulla spiaggia. Vi lascio un consiglio: guardando le montagne con il mare alle spalle, sulla parte sinistra alla fine della scogliera, dove le dune di sabbia incontrano le rocce, si trova una zona estesa dove é possibile recuperare l’argilla verde utile per fare i fanghi.  Muniti di sacchetto facciamo una bella raccolta di argilla che ci servirà per impastare con acqua di mare il fango con cui ci ricopriamo completamente corpo e capelli. Passiamo così una buona parte del pomeriggio a far seccare il fango, pulire poi il corpo e goderci un bagno meraviglioso. La pelle e i piedi stanchi dalle camminate quotidiane trovano davvero un bel ristoro. Nel tardo pomeriggio percorriamo il sentiero per tornare verso casa.
É l’ora del tramonto, siamo ad Ambelos, e ci concediamo il miglior spettacolo dell’isola accomodati a sorseggiare una birra fresca nella lanterna del faro. Ci attardiamo all’interno del faro, ormai dismesso (era quello costruito più a sud d’Europa), ma completamente ristrutturato e sede di un simpatico museo sul sistema dei fari della Grecia.

Le sorprese dell’Isola di Gavdos

#mammaluci #gavdos stella BakeryTornati a casa a Vatsiana ci aspetta una sorpresa: anche la nostra zona dell’isola è interessata al guasto elettrico che ha causato un bleak out già dal mattino nella zona di Kastri. Questa mattina infatti come al solito siamo passati da Stella bakery senza però riuscire a comprare le solite torte di sfoglia ripiene. Per un gusto alla rete elettrica il forno era spento, ugualmente  la macchina del caffè espresso! oggi Stella offre solo caffè greco!

Stella Bakery è l’unico forno pasticceria pizzeria bar dell’Isola di Gavdos. La proprietaria ti accoglie con un sorriso ed offre un ampia zona coperta, fornita di tavolini e divanetti dove rilassarti alla fine di una lunga giornata di cammino o al mattino per godere della colazione. Ogni giorno sforna qualche torta differente, sono tutte ottime, ad incominciare dall’apple cake che è sublime. La mamma di Stella oltre al dolce produce anche un ottima crema idratane dopo sole all’olio d’oliva che vale la pensa assolutamente provare sulla pelle stressata dal sole.

Siamo senza corrente e la previsione è di rimanerci per almeno 24 ore! Anche questo è l’isola di Gavdos, il sapersi adattare! Facciamo la doccia a lume di candela, per fortuna abbiamo portato qualche lumino di citronella che fa al caso nostro, e poi andiamo a cena alla taverna di Elena, la nostra padrona di casa. Trascorriamo una serata ventosa sotto il pergolato sul mase della Akrokiali Tavern.

Ottima cena, il Bria è una rilevazione.. verdure miste cotte con il sugome i sapori di timo e cumino. Per Anto bistecca, per me dei deliziosi calamari freschi fritti. L’insalata greca è particolarmente abbondante e gustosa, il pane fatto in casa ottimo per intingere il condimento. Terminiamo con l’immancabile rachi che riscalda la sera. Torniamo verso casa Vatsania al buio più completo, Elena ci fornisce di grandi candele e fornello a gas per il caffè del mattino.. Alla sera lo spettacolo è assicurato del cielo illuminato di stelle. Il buio è davvero totale e tenere gli occhi puntati sulle stelle diventa un piacere immenso. Le via lattea é visibile a sud fino all’orizzonte, mentre in lontananza tutta la costa di Creta é illuminata e visibile, questo è il miglio spettacolo serale che l’isola di Gavdos offre a che si avventura fino da lei

Mercoledì 6 ottobre

Oggi è l’ultimo giorno sull’isoletta. Verso le 10.00 sull’isola di Gavdos ritorna la corrente elettrica e ci da la possibilità di preparare una colazione completa con pane caldo e caffè. Decidiamo di dedicare la giornata  per l’ultimo saluto all’amata spiaggia di Pirgos. A sera, di ritorno un ultimo sguardo al tramonto dalla lanterna del faro e poi cena a casa per terminare gli avanzi.

isola di gavdos

Il ritorno

Giovedì 7 ottobre

Festeggiamo il nostro anniversario, 26 anni di matrimonio, salutando a malincuore l’Isola di Gavdos ed iniziando cosi il viaggio di ritorno in traghetto verso Hora Sfakion. Partenza dal porto alle 14.30 e brusco ritorno alla realtà appena giunti nel porto di Loutro, dove salgono sul traghetto una miriade di turisti che stanchi e impolverati, sono di ritorno dalle Gole di Samaria. Realizziamo solo in quel momento che per 10 giorni abbiamo vissuto da eremiti, incontrando pochissime persone e rimanendo sempre molto isolati, non per nostra volontà ovviamente, ma per la ridotta quantità di persone che si avventurano fino a Gavdos.
Arriviamo a Hora Sfachion alle 19.00 in tempo per ammirare il tramonto e trasferirci a all’ Old Village il nostro albergo per la notte. Struttura appena aperta, e ben architettata per assomigliare nell’insieme ad un piccolo villaggio caratteristico della zona. Le camere sono ampie e molto curate nei particolari, con attenzione all’illuminazione e al riposo. Letto comodo, grande bagno con doccia godibile, i colori dell’ambiente riprendono quelli del territorio e anche simile è l’accoglienza. Non fornisce la prima colazione che si può gustare  tranquillamente nelle panetteria a fianco con un piccolo sconto.

Venerdi 8 ottobre

Oggi è il vero giorno del ritorno alla realtà della vita ad Heraklion. Incredibile dopo tanti giorni, vedere una via del centro piena di negozi e boutique e brulicante di turisti!
Alla sera, ci concediamo un ultima cena greca scegliendo il ristorante Merastri: appena fuori dal circuito più turistico del centro storico. Siamo accolti in un ambiente moderno e curato, davvero molto godibile.  Nel menu piatti della tradizione cretese, prevalentemente di terra. Abbiamo gustato ottime lumache e costine di agnello alla griglia davvero molto gustose. Ottima la pasta Cretese fatta a mano e condita con pomodoro e pancetta. Dolce frutta raki e vino dolce offerti nel menu.

Consigli per voi, e appunti per il nostro prossimo viaggio verso l’Isola di Gavdos: 

  • cercare voli per Chania e non per Heraklion dal quale è necessariomettere in conto circa 2 ore e mezzo di macchina per il tragitto fino ad Hora Sfachion.
  • Prevedere una spesa molto abbondante perché nell’Isola di Gavdos ci sono solo due piccoli negozi di alimentari e generi vari. Quindi se si vuole fare come noi che abbiamo provato piacere a goderci la nostra bella casa vista mare, pianificate anche l’acquisto di carne e formaggio che stranamente sull’isola sono introvabili. Noi abbiamo deciso di utilizzare le taverne per le cene più complete, alternate a cene in cui la tavola apparecchiata in casa è stato un vero piacere. 
  • Non ci sono oltre al benzinaio, bancomat, farmacia e negozi, ci sono invece almeno 3 forniti minimarket sulla spiaggia
  • Per l’acquisto del pesce aspettare i pescherecci al rientro al piccolo porto dell’Isola di Gavdos
  • Utilizzare scarpe da trekking per gli spostamenti e magari portare i bastoncini
  • Nolleggiare una vettura a Creta per maggior comodità
  • Portare sicuramente candele, pila e un grande telo mare
  • Se arrivate sull’isola con la macchina da Creta, fate un bel pieno prima di imbarcarvi, se restate a secco sull’isola potrete ordianarla e vi arriverà in tanica con la barca da Hora Sfakion con Gavdos Cruise.
  • Esperienza veramente positiva … ma, per non rimanere spiazzati, bisogna esser preparati all’atmosfera e all’ambiente di Gavdos, bisogna entrare in sintonia con questo luogo particolare, dimenticare abiti e preconcetti, mettere in conto un po’ di fatica quotidiana, avere un pò di spirito di adattamento, accettare qualche scomodità e tanto sole. 

Solo ora che abbiamo prenotato il prossimo viaggio verso l’Isola di Gavdos, riesco a terminare questo lungo racconto per condividerlo con Voi, con la speranza che qualcos’altro possa godere di un luogo cosi aspro, brullo inaspettato da fantastico quale è l’isola di Gavdos.