Fava di Santorini

.Φάβα Σαντορίνης – un tuffo nei sapori dell’Egeo, da gustare anche a casa
Assaggiare la Fava di Santorini non è solo un consiglio: è quasi un dovere per chiunque metta piede su quest’isola unica, che andrebbe visitata almeno una volta nella vita. Ma attenzione: chi ci arriva, spesso sente il bisogno di tornare, e poi tornare ancora, perché un pezzetto di cuore rimane inevitabilmente laggiù, tra i suoi colori, i suoi profumi e la sua luce.
Dalla cittadina di Thira, arroccata a circa 300 metri sul livello del mare, la vista si apre su uno scenario che lascia senza fiato: il mare intenso, l’isola vulcanica di Nea Kameni al centro della caldera, e in lontananza le sagome leggere delle altre Cicladi, che sembrano galleggiare sull’orizzonte. È un’immagine che si fissa nella memoria, un’emozione che accompagna per sempre.
In questo contesto così suggestivo nasce la fava di Santorini, un piccolo legume dal grande carattere. Simile alla cicerchia, è coltivata da secoli su un terreno arido e nero, plasmato dalle antiche eruzioni vulcaniche. Le rocce ricche di minerali, unite all’umidità marina che risale silenziosa durante le ore notturne, creano un microclima unico e perfetto per questa pianta tenace e generosa.
Quella della fava non è solo una coltivazione: è una storia di tradizione, pazienza e sapienza contadina. Un assaggio racconta molto più di un sapore — racconta l’essenza stessa di Santorini.
Ecco una versione rielaborata del testo, mantenendo il tono caldo e personale, ma con una forma più fluida, armoniosa e accattivante per un lettore curioso di sapori autentici e di viaggi dell’anima:
La Fava di Santorini si presenta con una forma piccola e circolare, dal diametro di circa 2 mm, leggermente schiacciata e di un delicato colore giallo chiaro. È un legume ad alto contenuto di carboidrati, che si presta a una cottura semplice e veloce: bastano pochi minuti in acqua bollente per trasformarla in una purea morbida e avvolgente, perfetta per diventare protagonista della tavola.
Tra i ricordi più vivi dei sapori assaporati a Santorini, c’è senza dubbio la crema di fava, una delle preparazioni più emblematiche dell’isola. Liscia, cremosa e ricca di gusto, viene tradizionalmente servita con cipolla fresca affettata, capperi locali, un filo generoso di olio extravergine di oliva e una spruzzata di succo di limone. Un piatto semplice, eppure capace di evocare il sole, il mare e l’essenza della cucina greca.
La crema di fava è perfetta come **antipasto da condividere**, da gustare tiepida o fredda, magari accompagnata da crostini di pane croccante o come contorno raffinato per un buon piatto di pesce fresco. La sua versatilità la rende una presenza discreta ma indimenticabile in ogni menu.
Vi lascio di seguito la ricetta: prepararla è sorprendentemente facile, anche a casa, magari utilizzando le nostre cicerchie locali, che ben si prestano a questa preparazione. È un’ottima idea soprattutto nei mesi invernali, quando la nostalgia delle estati greche si fa sentire… e basta un sapore per riportarci lì, tra il blu dell’Egeo e il profumo delle erbe selvatiche.
INGREDIENTI
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250 g di fava di Santorini DOP (in alternativa, cicerchie di ottima qualità)
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Acqua quanto basta
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Sale
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30 ml di olio extravergine d’oliva
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2 cipolle rosse o, in alternativa, 2 cipollotti freschi
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Capperi isolani (o capperi sotto sale ben sciacquati)
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Succo di ½ limone
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Origano secco q.b.
PREPARAZIONE
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In una padella antiaderente, scaldate tre cucchiai di olio extravergine e fatevi appassire dolcemente le cipolle affettate sottili. Se usate i cipollotti, otterrete un risultato più delicato ma comunque gustoso (io l’ho provato e confermo!).
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Unite le fave ben lavate e mescolate per qualche minuto, lasciandole insaporire con la cipolla.
Aggiungete poi acqua bollente fino a coprire le fave di circa un dito. -
Portate di nuovo a bollore, quindi abbassate il fuoco al minimo e rimuovete la schiuma bianca che si formerà in superficie. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere lentamente per circa 40 minuti, mescolando ogni tanto con una spatola di legno.
Se il composto dovesse asciugarsi troppo, aggiungete ancora un po’ d’acqua calda. -
Trascorso il tempo di cottura, le fave avranno assunto la consistenza di una morbida purea.
Spegnete il fuoco e frullate il tutto con un mixer a immersione, fino a ottenere una crema liscia. Tenete presente che, raffreddandosi, la fava tenderà ad addensarsi ulteriormente. -
Coprite la padella con un canovaccio pulito e lasciate riposare. Poco prima di servire, riportate sul fuoco a fiamma molto bassa, aggiungete l’olio extravergine rimasto e il succo di mezzo limone.
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Versate la crema di fava in un piatto da portata. Completate con un filo d’olio, una spruzzata di succo di limone, cipolla rossa a fettine sottili, una manciata di capperi e origano a piacere.
Un piatto perfetto per iniziare una cena mediterranea. E’ ideale da condividere con chi amiamo, accompagnandolo magari con crostini di pane tostato o gustandolo accanto a un trancio di pesce alla griglia.
Un sapore semplice, ma profondo, che sa di terra vulcanica, vento salmastro e tramonti greci.
Qui di seguito aggiungo le foto di alcuni piatti di Fava scattate durante le nostre vacanze greche. Solitamente ordiniamo la Fava come antipasto e, appena arriva, sparisce in un attimo senza che abbia il tempo di fotografare il piatto! Se siete a Santorini, andate sulle alture e provate la fava da Metalli Mas davvero speciale!!!