Mese: <span>Febbraio 2014</span>
Mese: Febbraio 2014

Penne carciofi e zola

#penne #carciofi #zola ingredienti

Un ‘idea per un piatto gustoso e rapido

avete mai provato carciofi e zola? sono un connubio perfetto per creare un primo piatto gustoso

In questi giorni, grazie a trnd, partecipo alla “fase fornelli” di un progetto che permette, insieme ad amici e conoscenti, di testare la bontà e la qualità della pasta De Cecco che da 125 anni seleziona grani duri di alta qualità e utilizza metodi di produzione certificati, in linea con la tradizione..

Per testare tutte le qualità questa pasta, ieri sera ho cucinato qusta ricetta per un paio di amici ospiti dell’ultimo minuto…un successone!…nell’attesa della cottura della pasta riuscirete a preparare in un attimo un condimento speciale… carciofi e zola!

INGREDIENTI per 5 persone

  • 500 gr di penne lisce DeCecco
  • 30 gr di gorgonzola dolce
  • 30 gr di parmigiano grattugiato
  • quattro carciofi di Albenga
  • uno scalogno
  • olio evo
  • una foglia di alloro

PROCEDIMENTO

Portare ad ebollizione vivace almeno 5 litri di acqua, salate e cuocete la pasta. 
Nei minuti che avrete a disposizione mentre l’acqua bolle e la pasta cuoce, tritate lo scalogno, mondate i carciofi e tagliateli a fettine sottili.
In una padella antiaderente soffriggere leggermente lo scalogno in alcuni cucchiai di olio evo e la foglia di alloro.

Unite poi il carciofo, salate e lasciate stufare per alcuni minuti a fuoco vivace.

Scolate la pasta al dente e unitela in padella, aggiungendo poco a poco mezzo bicchiere di acqua di cottura. 
Fate cuocere ancora qualche minuto mescolando finché l’acqua non venga completamente assorbita.
Spegnere il fuoco e aggiungete lo zola spezzettato e il parmigiano..

Impiattate immediatamente le penne carciofi e zola e gustate…il sapore della semola, il gusto dei carciofi, il carattere deciso del gorgonzola...

#penne #carciofi #zola carciofi e zolae se poi volete qualche indicazioni su un formaggio fantastico e duttile… cliccate qui per il raggiungere il suo sito ufficiale!

La mia passione: i Limoni invernali

Passione Limoni invernali

Passione Limoni invernali, una delicatezza in cucina per moltissime ricette,

Grazie Tania per questo regalo profumato! Un cestino di gialli e  profumati limoni di giardino che in questo periodo, siamo a febbraio, è d’obbligo raccogliere dall’albero per permettere la fioritura di primavera.

Un regalo graditissimo, e, per di più, di limoni rigorosamente certificati Bio!!… cosa preparo?

un profumato risotto oppure una gialla marmellata dal leggero sapore acidulo???
che dilemma!
se vi venisse voglia di preparare un delicato risotto al limone, la mia ricetta la trovate cliccando qui…  
oppure se cliccate qui troverete la ricetta della marmellata bio al limone con zucchero di canna….
Comunque vi prenda con un cesto di frutti freschi davanti, la Passione Limoni invernali sarà un successone che permetterò di preparare piatti deliziosi.
Lo sapevi che?

Passione limoni

Il succo del limone che rappresenta il 30% del peso del frutto,  contiene citrati di calcio e potassio, sali minerali e oligoelementi quali ferro, fosforo, manganese, rame. Presenta inoltre dal 6 al 8% dl acido citrico, che conferisce il caratteristico sapore asprigno, grandi quantità di Vit. B1, B2 e B3, carotene, Vit. A, Vit. C (fino a 50 mg/100 g di succo), e bioflavonoidi, sostanze idrosolubili, che corrispondono ai pigmenti gialli.
L ’alto contenuto di vitamina C conferisce al limone ottime proprietà antiossidanti, svolgendo un’importante azione contro i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e di malattie degenerative e rinforza le difese immunitarie

 

Carciofi, finocchi e arancia in insalata: il gusto che non ti aspetti!

#carciofi #finocchi #mammaluci

Carciofi, finocchi e arancia in insalata, è un piatto fresco nato dopo una golosa chiacchierata con Rosa, la mia collega.

Tra un lavoro e l’altro, è uscita fuori l’idea di provare  questa gustosa e  sorprendente insalata di fine inverno, davvero stuzzicante che garantisce, grazie all’arancia, un buon contenuto in vitamina C (un tarocco fresco ne contiene circa 60 mg/gr) e, grazie alle noci, di acidi grassi polinsaturi.

INGREDIENTI

  • un finocchio,
  • due carciofi di Albenga
  • un’arancia
  • cinque noci sorrentine
  • un cucchiaino di pepe verde in salamoia
  • olio evo
  • sale

PROCEDIMENTO

Per preparare carciofi, finocchi e arancia in insalata, iniziate mondando il finocchio e il carciofo.

Se riesco utilizzo per preparare questo piatto i carciofi di Albenga tipici del mio territorio, particolarmente teneri e ottimi da consumare crudi.

Affettare il carciofo a fettine sottili e ponetelo a bagno in acqua acidula per almeno 10 minuti.

Nel frattempo, affettare il finocchio.

Sbucciare al vivo l’arancia facendo attenzione ad eliminare completamente l’ albedo,  la pellicina bianca spugnosa che riveste internamente la scorza, che renderebbe il piatto amarognolo.

Ponete le verdure affettate in una capiente insalatiera.

Scolate, asciugate e unite il carciofo. che sarà diventato di un bel colore chiaro.

Sgusciate e aggiungete 5  gherigli di noci

Condite con poco sale, olio evo e qualche grano di pepe verde per rallegrare il gusto.

#carciofi #finocchi #mammaluci

Sgranocchiate con calma, accompagnando con pane nero o integrale…….
 
 

Cima alla Ligure

lentezza e la passione per la cima alla ligureCima alla Ligure

Ieri pomeriggio sono passata davanti a Radice, il macellaio “storico” di Cogoleto,  e non ho resistito al desiderio di comprare un pezzo di carne per cucinare la Cima alla Ligure, quel piatto tipico della nostra tradizione, cantato da DeAndrè nella sua “A Cimma” (Le Nuvole, 1990) dove con poesia e in lingua genovese Fabrizio canta i rituali magici di un cuoco che ne cucina un perfetta..


Çê serèn, tæra scùa

carne tennia no fâte neigra
no tornâ dùa…
Bell’oëgê straponta de tutto bon
primma de battezâlu ‘nto preboggion
con dui agoggioin drïto in punta de pê
da sorvia in zù fïto ti â ponziggiæ.. »

» Cielo sereno terra scura

carne tenera non diventare nera
non farti dura…
Bel guanciale materasso di ogni ben di Dio
prima di battezzarla nelle erbe aromatiche
con due grossi aghi dritto in punta di piedi
da sopra a sotto svelto la pungerai »


INGREDIENTI 

per il ripieno della Cima alla Ligure:

  • un taglio di pancia di vitello piegata e cucita in modo da formare una tasca di circa 800 gr di peso
  • 200 gr di animelle cervella, laccetti, filoni
  • 9 uova
  • una manciata di pinoli pisani
  • pane raffermo bagnato nel latte
  • 100 gr di parmigiano grattugiato
  • un mazzetto di maggiorana
  • funghi secchi
  • piselli sgusciati
  • un carciofo
  • un mazzetto di bietole
  • mezzo spicchio d’aglio

per il brodo:

  • 2 carote
  • 1 cipolla
  • sedano
  • sale
  • uno spicchio aglio
  • un chiodo di garofano 

Cima alla LigurePREPARIAMO IL RIPIENO:

In una terrina capiente aggiungete:

  • il pane ammollato nel latte, strizzato e ridotto in piccoli pezzi utilizzando il coltello o la mezzaluna
  • 8 uova
  • il carciofo, i pinoli, le bietole, l’aglio, i funghi secchi ammollati nell’acqua tutto tritato grossolanamente
  • il parmigiano grattugiato
  • i piselli
  • la maggiorana
  • sale
  • un cucchiaio di olio
  • le animelle cotte in padella con l’aggiunta di poco olio e quindi ridotte in piccoli pezzi con l’aiuto di un tritatutto.

Cima alla Ligure

Mescolate il tutto bene con l’aiuto della forchetta e lasciate riposare il tempo che impiegherete a cucire la cima se il macellaio non l’ha fatto per voi. Il taglio di carne dovrà infatti essere piegato a metà e cucito con un filo di cotone molto spesso, sui tre lati. Lasciate solo una apertura abbastanza spaziosa da riuscire a riempire agevolmente la tasca con l’aiuto del cucchiaio.

RIEMPIAMO LA TASCA

Riempite quindi la tasca con tutto il ripieno che avete  preparato. Alcuni aggiungono ancora prosciutto cotto o mortadella sminuzzati

Cima alla Ligure

Prima di passare alla cucitura dell’ultima porzione della Cima alla Ligure, aggiungete all’interno due carote tagliate a metà per il verso della lunghezza ed un uovo avendo l’accortezza di lasciare il tuorlo intero. 

Procedete quindi alla cucitura dell’imboccatura. A questo punto la Cima alla Ligure è pronta per essere cotta.

 

PREPARIAMO LA COTTURA

In una capiente pentola da brodo mettete a scaldare circa 3 litri di acqua, aggiungete una cipolla bianca, due carote, un gambo di sedano e poco sale.

Quando l’acqua sarà calda ma non bollirà ancora, prendete dolcemente la cima e immergetela su e giù qualche volta nell’acqua prima di immergerla completamente. Con l’ago utilizzato per la cucitura, provvedete a bucarne la superficie prima che l’acqua prenda bollore…questo servirà a far si che non scoppi durante la bollitura…
Cima alla LigureUna volta immersa nell’acqua calda questo “bel cuscino”  dovrà cuocere a fuoco molto delicato per almeno due ore, due ore e mezzo.. ed a questo punto, per chi lo desiderasse, è il momento della preghiera di De Andrè “Carne tenera non diventar nera, non diventar dura.
A cottura ultimata scolate la Cima alla Ligure e avvolgetela ancora calda nella carta stagnola. 
Lasciatela quindi raffreddare la Cima alla Ligure per almeno 4 ore premuta sotto un peso e protetta da un contenitore che ne raccolga il brodo di cottura che dovesse uscirne.
(io la preparo di pomeriggio e la  lascio sotto il peso tutta la notte).
Cima alla LigureQuando sarà raffreddata tagliatela a fettine non troppo spesse e servire accompagnata da insalata verde.
 
Una parola sul liquido di cottura.. il brodo di  cima è fantastico perché viene insaporito da parti del ripieno che fuoriescono durante la bollitura rendendolo così indimenticabile…
provatelo con il riso…

cima alla ligure

Cena degli innamorati..cuori di semola all’aroma di pepe verde

 

#cuori di semola #gnocchi alla romana

Per la sera del 14 febbraio Anto era finalmente di ritorno da alcuni giorni di lavoro a Roma… nell’attesa che tornasse finalmente a casa, aiutata da Alberto ho preparato questi gnocchi alla romana adatti per la cena di San Valentino…

INGREDIENTI

  • 350 gr di semola per gnocchi
  • 1 litro di latte
  • una cipolla di piccole dimensioni
  • 400 gr di acqua
  • un pizzico di sale
  • noce moscata
  • un uovo
  • una foglia di alloro
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 100 gr di parmigiano grattato
  • grani di pepe verde in salamoia

PROCEDIMENTO

per la cottura in pentola del semolino:

#cuori di semola #gnocchi alla romana

in  una pentola di dimensioni comode portare a bollore il latte e l’acqua con l’aggiunta di un pizzico di sale e un po’ di salamoia del pepe, una cipolla intera e una foglia di alloro. Quando il latte inizierà a bollire aggiungere la semola a pioggia e mescolare con una frusta. Fate cuocere finché non si stacca bene dalle pareti della pentola, circa 20 minuti mescolando di tanto in tanto in modo che il semolino non si attacchi sul fondo. Quando sarà ben cotto, spegnete il fuoco, aggiungete un uovo, il parmigiano grattugiato e l’olio, una bella grattata di noce moscata e mescolare per amalgamare bene gli ingredienti. Stendete quindi l’impasto in una teglia bagnata, coprite con la pellicola trasparente e utilizzate il mattarello per livellare tutto a  circa un centimetro.

per il passaggio in forno:

lasciate raffreddare, quindi tagliate con la formina a cuore. Potete comporre dei piatti singoli per monoporzioni, oppure una grande teglia ben ordinata. Spolverare con parmigiano grattato, noce moscata, grani di pepe verde. Scaldate il forno a 200°C, infornare e cuocete per circa 40 minuti finchè la superficie non sarà dorata.

Servire tiepidi e buon San Valentino a chi ama… in cucina…

#cuori di semola #gnocchi alla romana

Canederli in brodo

#canederli
Canederli in brodo

I canederli in brodo sono una tipica ricetta tirolese, non fa parte della tradizione culinaria della mia famiglia ma ha comunque il sapore dei miei ricordi di bambina …. morbide palline di pane…palline che non dovevano mai essere tagliate con il coltello, ma semplicemente sminuzzate con l’utilizzo del cucchiaio per elogiare la cuoca che li aveva cucinati così morbidi….
Da allora sono ghiotta di canederli e, da quando ho avuto una cucina tutta per me, ho iniziato a cercare la ricetta migliore per prepararli.. 

Ieri sera si sono presentati i tutti i giusti presupposti per cucinarli….una serata fredda e piovosa, un bel fondino di speck avanzato nel frigo, tanto  pane raffermo meticolosamente già tagliato a cubetti, qualche avanzo di carne da brodo nel freezer.

Eccovi quindi la mia ricetta,“sono andata ad occhio”, spero quindi di essere precisa

dosi per 24/25 canederli:

  • 300 gr pane raffermo tagliato in piccoli pezzi
  • 300 gr latte
  • 200 ml Latte 150 ml
  • 150 gr circa di speck
  • 80 gr farina
  • 1 cipolla piccola
  • 3 uova
  • una spolverata di Noce moscata 
  • una pò di pepe 
  • 1 cucchiaio di Prezzemolo tritato
  • 2 l di brodo di carne

Procedimento:

In un recipiente capiente disporre il pane raffermo, aggiungete le uova sbattute e il latte condito con sale e pepe.#canederli

Mescolate bene in modo che tutto il pane si inzuppi e lasciate riposare per almeno un’ora coperto. Rcordate di mescolare ogni tanto in modo che il pane si bagni in modo omogeneo,  assorbendo il liquido ma senza spappolarsi.
Tagliate quindi finemente lo speck.
Affettate e tritate la cipolla; soffriggetela in olio extravergine di oliva finché non sarà tenera.
Quando sarà raffreddata unitela all’impasto di pane insieme allo speck e agli altri sapori (noce moscata, sale, pepe, prezzemolo) in ultimo spolverizzate sull’impasto la farina e mescolate accuratamente.

canederli pronti da cucinare

Lasciate a riposare l’impasto ancora per circa mezz’ora in modo che i sapori si amalgamino.
Con le mani bagnate, in modo che l’impasto non si appiccichi, formate poi delle palline, i canederli, di circa 7/8 cm di diametro.

I canederli in brodo devono essere infarinati appena confezionati facendoli ruotare in un piatto di farina.

canederli

 

Cottura:

i canederli in brodo devono essere cotti a fuoco lento, immergendoli nel brodo bollente, e lasciati sobbollire per almeno un quarto d’ora.
Saranno pronti quanto cominceranno a venire a galla.


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