Spulciando in rete, ho trovato molte versioni su come cucinare la pasta al pesto.
Quella che vi propongo, come sempre, proviene da quanto ho appreso da bambina frequentando la cucina della vecchia prozia, cuoca ligure, ed appartiene quindi alla tradizione della mia famiglia.
Tra l’altro, come la maggior parte delle ricette che vi propongo, anche questa prevede rapidi tempi di esecuzione e, tutto sommato, se imparerete a farvi il pesto da soli ed a non comprarlo bello pronto in rosticceria, è economicamente sostenibile.
Il pesto va fatto semplicemente in casa, secondo la ricetta che troverete qui come preparare pesto ligure.
Una volta preparato, il pesto può essere conservato in frigo per alcuni giorni, posto in un contenitore ermetico e coperto con olio extravergine di oliva perché non si ossidi.
Alternativa è l’utilizzo di pesto surgelato che, se confeziono a cubetti monodose, è subito pronto all’uso in quanto si scongela nel tempo necessario per far cuocere la pasta.
Un accenno poi al tipo di pasta: si prestano ad essere conditi con il pesto sia i gnocchi di patate che le trofie fresche.
Per consuetudine io utilizzo la pasta secca, rigorosamente le Trenette e mai, mai gli spaghetti od un altro tipo di pasta corta.
Per preparane una porzione che risulti abbondante per i miei ragazzi, considero 100 gr di trenette a testa…. vi assicuro che non avanza mai..
La vera ricetta della pasta al pesto, servita sulle tavole delle famiglie liguri, prevede inoltre l’aggiunta, in cottura, di fagiolini verdi e patate a pezzetti che aiutano a rendere la preparazione ancora più ricca e gustosa.
INGREDIENTI:
- 100 gr di trenette a persona
- pesto
- circa 60 gr di patate a persona
- circa 40 gr di fagiolini verdi a persona
- olio etraavergine di oliva
- parmigiano reggiano
PROCEDIMENTO:
In una pentola capiente mettere a bollire l’acqua per la cottura.
Mentre aspettate che l’acqua bolla, sbucciare le patate e lasciarle a bagno nell’acqua affinché non anneriscano.
Pulire i fagiolini e privarli del picciolo. Dopo averli lavati accuratamente tagliarli in tre parti.
Quando l’acqua bolle, salarla generosamente e quindi tuffatevi i fagiolini.
Aspettate poi che l’acqua riprenda il bollore, circa quattro/cinque minuti, e unite le patate. Quando l’acqua nuovamente ricomincerà a bollire, sarà arrivato il momento di tuffare nella pentola le trenette.
Riportare a bollore mescolano abbondantemente affinché la pasta non si attacchi.
Lasciate cuocere un minuto in meno rispetto al tempo di cottura proposto dalla ditta. Quando la pasta sarà cotta, scolate tenendo da parte un pò d’acqua di cottura.
In questo modo oltre alla pasta anche le verdure saranno cotte alla perfezione e le patate non si sbricioleranno.
Condite in una zuppiera capiente con il pesto, unite eventualmente poca acqua di cottura e, aggiungete, a piacere, un filo d’olio extravergine di oliva e formaggio grana.
…e poi…. buon appetito perché il pesto non è mai a sufficienza!!