Fave e salame per le feste di primavera
Fave e salame, sono un accoppiata golosa e, in Liguria, rappresenta il menù delle gite in campagna, dei picnic sui prati durante i primi giorni tiepidi di primavera trascorsi in compagnia, felicemente all’aperto.
Per fave e salame, i bacelli migliori sono quelli che si consumano appena raccolti, e rigorosamente sbucciate solo al momento di consumarle.
Ma questo significa anche programmazione, calendarizzazione della semina delle fave nell’orto, a novembre con la corretta fase lunare. Significa sperare in un buon raccolto e pregustare, a novembre, con le mani al freddo nella terra, la gioìa di raccoglierle nel cestino di vimini e ritrovarsi tutti insieme a gustare in primavera fave e salame
Una splendida e tiepida giornata di sole,
fave di Arenzano appena raccolte,
pecorino sardo fresco,
salame bio km 0….
che cosa desiderare di più per festeggiare
una giornata di meritato riposo?
Troverete in rete numerose idee per cucinare le fave.. La mia piccola esperienza, ma grande appassionata di fave e salame, è che il modo migliore (e unico), per consumare le fave fresche, è quello di consumarle belle e crude, dolci e croccanti cosi come sono con un pizzico di sale e una buona fetta di pane.
La Vicia Faba, della famiglia delle Leguminose, è una pianta diffusa in tutto il Mediterraneo.
Questo legume contiene circa, il 5% di proteine, il 5% di fibre, il 4,5% di carboidrati e pochissimi grassi (0,4%); il restante 84 % è costituito da acqua.
Le fave sono ricche di ferro, potassio, magnesio, rame, selenio e moltissime vitamine, soprattutto acido ascorbico.