Natale si avvicina, è ora di preparare la Cima alla Ligure
cura, lentezza e passione, gli ingredienti segreti che non troverete nelle ricette per preparare la cima alla ligure
Oggi è domenica 15 dicembre e Natale si avvicina. E’ il momento migliore per preparare la Cima, un piatto tipico ligure sempre apprezzato, ancor di più durante le festività Natalizie.
Cosi questa mattina, ho acceso la radio, indossato il grembiule preferito, ed ho incominciato, con lentezza e passione, a curare la preparazione della cima. Ho naturalmente utilizzato la ricetta tradizionale di casa mia, quella che mi ha insegnato la prozia cuoca.
Per la preparazione della Cima ho coinvolto Alberto, per far si che anche nei suoi ricordi possa rimanere un piccolo bagliore della tradizione di casa.
Con mio figlio ho così preparato tutti gli ingredienti necessari, compreso il taglio di carne di pancia di vitello, pronta per essere riempita.
Cliccando qui, il blog vi indirizzerà ad uno dei primi articoli scritti alcuni anni fa, dove potrete trovare la spiegazione dettagliata della ricetta con le varie foto dei passaggi,
Ricordatevi solo di non avere fretta, di dedicare alla preparazione della Cima il giusto tempo.
Ci vuole molta calma per cucire la carne e soprattutto per preparare il ripieno, rigorosamente tagliato a coltello, assaporando gli aromi sprigionati da maggiorana, funghi secchi, aglio e parmigiano che pian piano si mescolano tra loro.
Bisogna poi aspettare tempo, almeno tre ore, perché questa tasca ripiena di delizie abbia modo di cuocere con calma, sobbollendo piano piano per non stracciare le fibre di carne… poi bisogna pazientare ancora, lasciar raffreddare il tutto sotto un peso, perché la cima si gusta tiepida e ben pressata…
Infine, la cima sarà pronta domani, dopo una notte si riposo; il brodo, uno dei migliori e gustosi che il conosca, già da questa sera troverà degli appassionati!
Questa ricetta rappresenta il senso dell’attesa, quella paziente attesa che stiamo dimenticando… facile andare in rosticceria e comprarne alcune fette, facile gustarla al ristorante.. Il bello dell’attesa è la preparazione, la curiosità di gustarne il primo sospirato boccone e rivivere, ancorata volta, le proprie radici di Liguria.