Cipro: un’isola inaspettata
Diario di una settimana di relax in un’isola inaspettatamente accogliente, con alcuni appunti per gustare la cucina locale
.....in cucina la domenica pomeriggio, oppure tutti i giorni..
Diario di una settimana di relax in un’isola inaspettatamente accogliente, con alcuni appunti per gustare la cucina locale
(per una coccola a Giorgio) una torta alle fragole dal profumo di primavera, arricchita da rossi pezzetti di frutto che donano all’impasto una nota di particolare freschezza. 23 aprile, San Giorgio e per la prima volta il nostro Gio è a Milano e non festeggia …
ed è arrivata finalmente la primavera anche in giardino., ed ecco che poco per volta, inizia il risveglio, prima la mimosa profuma, poi i boccioli di peonia si aprono, quindi tocca ai tulipani, alle gardenie e finalmente anche ai fiori dell’albicocco.
Qui posto alcune immagini scattate mentre poco per volta, gli angoli del giardino si colorano.
Ecco i fiori, i frutti e le piccole sorprese che il giardino anche quest’anno ci ha riservato…..
a migliore di tutte? una gustosa fragola di bosco …e se poi volete alcune ricette per la stagione, qui troverete una freschissima insalata d’orzo, oppure degli ottimi tagliolini alle verdure di stagione!
Siate audaci e non mansueti; siate aperti e non meschini, e fino all’ultima vostra ora, siate la parte migliore di voi stessi.
Kahlil Gibran
e infine, vi regalo il tempo per ascoltare e leggere un testo di De André che adoro ….
Solo la morte m’ha portato in collina
un corpo fra i tanti a dar fosforo all’aria
per bivacchi di fuochi che dicono fatui
che non lasciano cenere, non sciolgon la brina.
Solo la morte m’ha portato in collina.
Da chimico un giorno avevo il potere
di sposare gli elementi e di farli reagire,
ma gli uomini mai mi riuscì di capire
perché si combinassero attraverso l’amore.
Affidando ad un gioco la gioia e il dolore.
Guardate il sorriso guardate il colore
come giocan sul viso di chi cerca l’amore:
ma lo stesso sorriso lo stesso colore
dove sono sul viso di chi ha avuto l’amore.
Dove sono sul viso di chi ha avuto l’amore.
È strano andarsene senza soffrire,
senza un voto di donna da dover ricordare.
Ma è fosse diverso il vostro morire
vuoi che uscite all’amore che cedete all’aprile.
Cosa c’è di diverso nel vostro morire.
Primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano.
Che paura, che voglia che ti porti lontano.
Ma guardate l’idrogeno tacere nel mare
guardate l’ossigeno al suo fianco dormire:
soltanto una legge che io riesco a capire
ha potuto sposarli senza farli scoppiare.
Soltanto la legge che io riesco a capire.
Fui chimico e, no, non mi volli sposare.
Non sapevo con chi e chi avrei generato:
Son morto in un esperimento sbagliato
proprio come gli idioti che muoion d’amore.
E qualcuno dirà che c’è un modo migliore.
finalmente è tornata anche in giardino la primavera!! Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera Pablo Neruda Marina Rei Primavera Respiriamo l’aria… è la primaveraE’ la primavera, è la primavera… Sabato mattina ancora a scuolaL’ ora è ormai finita …
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Per preparare le Conchiglie Carciofi e Salmone iniziate mondando i carciofi. Prestare attenzione ad eliminare con attenzione le spine, tagliateli poi a fettine sottili e metterli a bagno nell’acqua acidulata con qualche cucchiaio di aceto bianco.
Nel frattempo portate a bollore l’acqua per cuocere la pasta.
In una capiente padella antiaderente scaldare tre cucchiai circa di olio evo, aggiungere uno spicchio d’aglio in camicia e, quando sarà rosolato unite il carciofo scolato.
Salate e fate cuocere il carciofo per alcuni minuti finché non si sarà morbido.
Quando la pasta sarà circa a metà cottura, trasferitela nella padella utilizzando la schiumaiola. Terminate la cottura cucinandola come se fosse un risotto. “Risottando”…si dice?
Per far ciò, dopo aver insaporito la pasta con i carciofi, aggiungete poco per volta l’acqua di cottura delle conchiglie, senza mai esagerare e avendo cura di lasciare la pasta costantemente umida, perché possa sprigionare l’amido e diventare cremosa.
A cottura ultimata, spegnete il fuoco e aggiungete il salmone tagliato a piccoli pezzi.
Guarnite con il prezzemolo, insaporire con un filo di olio piccante e servire.
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