Pasqua 2021.. Oggi sabato della vigilia è una bella giornata di sole, anche se le previsioni sono in peggioramento con il ritorno del freddo.. E’ stato un inverno difficile, il Covid ha cambiato le nostre vite complicandole a dismisura, il lavoro è diventato pesante lasciando …
ricetta facile, veloce per non trascorrere in cucina anche il giorno di Santo Stefano e poter ugualmente servire un piatto leggero, gustoso, sano e ricco di preziose vitamine e antiossidanti.
La torta alle nocciole, una classica ricetta d’autunno.
La torta alle nocciole, è la torta soffice, perfetta per la colazione da gustare inzuppata nel caffè, oppure a fine pranzo accompagnata da un buon bicchiere di vino liquoroso.
Facile e veloce il procedimento, basta avere in cucina delle nocciole di ottima qualità. Io ho utilizzato la varietà tonda gentile delle langhe, dal sapore fine e persistente, gusto e aroma eccellenti e un limitato tenore di grassi.
Ingredienti
200 g farina bianca
150 g zucchero
150 g nocciole sgusciate
100 g burro
3 uova
1 limone
1 bustina lievito per dolci
olio di oliva
mezzo bicchiere di marsala
latte
burro e farina per la tortiera
Procedimento
Incominciate preparando le nocciole che devono essere il più possibile fresche. Per eliminare la pellicina scura dai frutti, distribuitele su una placca e infornatele a 150° per 10 minuti, poi strofinatele energicamente. Tritate quindi le nocciole finissime nel frullino.
Nella contenitore della planetaria mettete i tuorli delle uova, unite quindi lo zucchero e il burro ammollato. Iniziate ad amalgamare gli ingredienti impostando la planetaria con l’accessorio frusta, alla velocità media.
Nel frattempo procedete montando gli albumi a neve ferma.
Alla farina unite la scorza grattugiata del limone, il lievito, le nocciole tritate.
Mentre la planetaria lavora, unite un cucchiaio di olio di oliva, una tazzina di latte e il Marsala.
Incominciate poi ad unire le polveri, poco per volta. Quando l’impasto sarà ben amalgamato, spegnere la planetaria ed unire i bianchi a neve
Versate poi l’impasto nella tortiera precedentemente imburrata e infarinata e livellate con una spatola.m
Guarite la superficie con qualche nocciola , poi mettete lo stampo in forno già caldo a 200° e lasciate cuocere per circa 30 minuti.
Quando la torta alle nocciole sarà cotta, prima di servire, lasciate intiepidire per qualche minuto..
una pasta gustosa e sempre di successo, che prepariamo in famiglia per festeggiare la voglia di stare insieme e la passione per il cibo semplice e gustoso
Il nostro viaggio a Cipro, in un breve diario (con alcune annotazioni culinarie)
Una brevissima settimana studiata per regalarci, durante una piovosa primavera ligure, una vacanza estiva con sole caldo e mare tiepido. A metà maggio, da domenica 12 abbiamo cosi prenotato un volo Ryanair, con partenza alle ore 16.00 dall’aeroporto di Bergamo e destinazione Cipro Est.
Domenica
La nostra vacanza ha inizio nonappena lasciamo la macchina presso il Low cost parking Orio al Serio. Il parcheggio offre un servizio veloce e vettura custodita all’interno di un grande capannone nonostante la prenotazione (e il pagamento) per il posto all’aperto. In breve siamo all’aeroporto, rapida la consegna fai da te dei bagagli, veloci i controlli di sicurezza. Ancora una volta la partenza da Bergamo si rivela rapida e meglio organizzata rispetto alla disorganizzazione della Malpensa.
Ore 20.20: è buio quando atterriamo in orario, aeroporto di Paphos. Per prima cosa, ad attenderci c’è la Subaru xv 4×4 prenotata tramite Pentaras rental. La scelta, guidata dalle recensioni recuperate in rete, sembra ottima. La vettura che ci assegnano ha due anni di vita, un buon livello di manutenzione e un’ottima dotazione di accessori. Una sorpresa é il colore: un verde ramarro metallizzato che incontra solo i gusti di Anto…
Fortunatamente partiamo bene! Le strade ci sembrano grandi e ben tenute, la guida a sinistra all’inglese di Cipro ci lascia un po’ in tensione ma, dopo i km percorsi in Sudafrica, si fa..
Ci dirigiamo cosi verso Paragia Anna, la zona nord est di Cipro alla ricerca del nostro appartamento. Per effettuare il check in abbiamo con noi il codice della cassetta di sicurezza che custodisce le chiavi di casa.
Troviamo ad attenderci un appartamento perfetto, nel complesso Irini Garden (che sulle mappe di Google risulta chiuso, affittato tramite un privato sul portale homeaway.co.uk). La casetta è disposta su tre livelli con giardino privato, patio esterno e grande terrazza in cima alla torretta con idromassaggio protetto dagli sguardi esterni. Il complesso è circondato da un verdeggiante e fiorito giardino con grande piscina in comune.
Consiglio taverna:
Corriamo a cena in quanto ormai si è fatto tardi e abbiamo paura di non trovare più nulla di aperto. Percorriamo solo pochi chilometri sulla collina dietro casa, su Google maps abbiamo visto che ci sono diversi locali. A Peiya optiamo per l’Old cinema tavern.
Siamo gli ultimi avventori della serata che, a giudicare dai tavoli imbanditi, deve essere stata movimentata. Chiediamo se è ancora possibile cenare, veniamo accolti con un sorriso. Ci propongono Giros di maiale e Lamb chops..Per noi é un menù perfetto! Le portate vengono accompagnate da patate fritte, humus, tzaziki e insalata cipriota (pomodoro, insalata, feta, cipolle, olive). L’atmosfera è quella tipica delle taverne, la musica pure… Finalmente siamo in vacanza, una nuova isola da esplorare!
Lunedì
Sveglia tardi stamattina, colazione con tutto quello che la cucina rifornita ci offre (biscotti, pane, succo e uova), compreso caffè della mia solita caffettiera gira mondo. Poi partenza per un tour di esplorazione di Paphos e spesa per i prossimi giorni.
Abbiamo quindi in programma di raggiungere la spiaggia di Lara nella penisola d Akamas. La Penisola è un territorio aspro all’ esterno lembo nord Est dell’Isola. E’ un’area protetta, e selvaggia, priva di strade asfaltate, e inaccessibile la notte perché le tartarughe sulle spiagge deserte vi depongono le uova. Il mare è splendido e caldo,
Anni addietro, sulla riva, avrei raccolto conchiglie, oggi purtroppo, torno a casa con un grande sacchetto di plastica colmo dei rifiuti recuperati nel nostro povero mare! che tristezza!
Nel frattempo acquistiamo da un fornaio la prima Spanakopita, la classica torta salata della tradizione greca ripiena di feta, spinaci e sapori che ci terrà compagnia per tutta la vacanza. Quindi cenetta in casa godendoci il pergolato e il bel giardino al fresco. Qui siamo davvero in estate già a maggio, a casa ad Arenzano, sta sera fa freddo e piove.
Martedì
Trascorriamo la mattinata in spiaggia con spuntino a base di frutta fresca locale: fragole e banane qui sono a km zero e davvero ottime, vendute dalle bancarelle sulla strada.
Per guardare il tramonto, scegliamo il meraviglioso parco archeologico di Paphos, tra i resti dell’antica città, risalente al IV secolo a.C, durante il regno dei Tolomei. Di notevole bellezza sono le quattro ville romane di Dioniso, Aion, Orfeo e Teseo, in cui sono splendidamente conservati i meravigliosi mosaici dalle forme geometriche. Anche l’anfiteatro è quasi completamente ancora integro. Per visitare con calma la zona abbiamo impiegato più o meno due ore.
Consiglio taverna:
Concludiamo la giornata assagggiandole famose Mezze di Paphos nel Ristorante Laona, appositamente cercato perché citato nella guida Edt. Devo dire però che l’isola offre sicuramente molto di meglio. La taverna si trova in un vicolo laterale della via principale, con tavolini per strada, ambiente simpatico e cordiale. Il menu con la formula meze permette la scelta di 5 piatti tra quelli proposti con porzioni assaggi. Ottime le polpette di carne, il resto è buono ma non eccezionale; anche per i prezzi nulla di che, un locale un pò troppo dedicato ai turisti per i nostri gusti.
Mercoledì
Prima parte della giornata dedicata all’esplorazione delle colline interne, fino a raggiungere uno dei molti monasteri Ortodossi presenti sull’isola. Il Chrysorrogiatissa Monastery è un luogo appartato e sacro, costruito intorno al 1150 in onore della Vergine Maria del melograno. Proprio lì, davanti a un luogo così sacro e ricco di storia, riusciamo a comprare…i calamari dal pescivendolo ambulante che ce li confeziona con tanto ghiaccio, pronti da riporre nella nostra borsa frigo per attendere la sera. A questo punto, ovviamente, decidiamo rimanere in casa per la cena.
Giungiamo quindi a Poli, per visitare i bagni di Afrodite. Arrivati in zona però veniamo attratti da una bella spiaggia dimenticata da tutti, situata subito sotto l’unico ristorante e di fronte ad un grosso scoglio. Ci fermiamo proprio li per trascorrere in totale relax tutto il pomeriggio al sole. Il mare é pulito, faccio snorkeling intorno agli scogli dove incontro una discreta quantità di pesce ed un fondale blu e profondo da togliere il fiato, Quando torniamo indietro, i bagni di Afrodite sono ormai chiusi… pazienza!
Giovedì
Oggi la giornata è dedicata a Nicosia, la capitale divisa in due da un muro fortificato che separa tristemente il popolo greco da quello turco
Partendo presto al mattino da Peiya, impieghiamo circa due ore e trenta per raggiungere la città attraverso un’autostrada molto trafficata. La Capitale di Cipro ci accoglie con un caldo pesante, afoso e inaspettato. Lasciamo la macchina in un parcheggio in prossimità del centro e ci dirigiamo attraverso la zona pedonale, verso la frontiera con la zona turca. Ledra streat, la via principale del commercio, risulta così divisa a metà da un check Point.
Appena passata la frontiera, l’atmosfera cambia e, in un attimo, magicamente, ci troviamo in piena atmosfera turca accompagnati all’eco del muezzin che chiama alla preghiera. Passeggiamo curiosi tra le strette vie, dove i negozi vendono prodotti locali e i soliti marchi contraffatti, fino ad arrivare alla Selimiye Mosque, cuore della città.
Li vicino è stato ristrutturato Buyuk Han, il vecchio caravanserraglio. La struttura Brulica di turisti che affollano le piccole botteghe artigianali. Essendo formalmente in Turchia la moneta corrente qui è la Lira Turca. Nelle varie attività commerciali sono ben accettati gli euro, ma consiglio di pagare con la carta di credito poiché i venditori applicano sovente un tasso di cambio poco conveniente.
Comunque, bisogna ricordare qualsiasi cosa acquistata nella parte turca costa davvero molto poco rispetto alla zona cipriota. Dunque, Nicosia Turca è consigliata per i piccoli acquisti da portare a casa.
Al bellissimo mercato coperto facciamo così scorta di lokum e datteri.
Le porte delle abitazioni della città hanno una fattura davvero particolare e presentano colori fantastici; io mi diletto a fotografare! (se ti fa piacere, segui il mio profilo Instagram “porte_e_finestre_del_mondo” per vedere alcuni scatti)
Consiglio taverna:
Spuntino da Bibliotheque, un angolo della capitale turca ristrutturato in modo impeccabile, dove tutto è risultato davvero perfetto, dall’atmosfera di designer, al ricco ottimo menu, al servizio giovane e veloce, ai piatti gustosi e ben presentati. Prezzi molto accessibili.
Sul ritorno verso Paphos
Ci fermiamo poi per gustarci il tramonto sulla spiaggia dove la leggenda narra sia nata Afrodite, Petra tou Romiou. Qui il panorama è davvero molto bello, purtroppo la gente è eccessiva già a maggio, figuriamoci in alta stagione.
Pensavamo di farci scappare anche un bagno, ma quando arriviamo in prossimità della riva, il venticello e l’aria fresca, dopo tutto il caldo della giornata, ci fanno desistere. Decidiamo cosi per l’idromassaggio di casa. Quindi, anche sta sera, con piacere optiamo per una tranquilla cenetta casalinga che termina sul tetto dove ci godiamo la luna piena e un buon vino dolce locale.
Venerdì
Dato i chilometri percorsi ieri, oggi ci svegliamo con calma. Torniamo alla nostra destinazione preferita: la desertica penisola di Akamas per un bagno caldo in totale solitudine.
Trascorriamo cosi il tardo pomeriggio visitando le Tombe dei re a Paphos. Il sito archeologico potrebbe essere un luogo fantastico, invece purtroppo, è pressoché abbandonato a se stesso. Infatti non sono presenti cartelli illustrativi né segnaletica adeguata che indichi i percorsi migliori per visionare in modo ottimale tutti gli scavi.
Splendidi i tramonti sul mare e i panorami serali. Entrate poco prima della chiusura e procedete senza fretta, potrete uscire in ogni momento a vostro piacimento, senza nessuna difficoltà, ben oltre l’orario, Godervi il fresco della sera e la bellezza del luogo.
Consiglio taverna:
La 7 St. Georges Tavern di Paphos è la nostra scelta per la cena dopo aver letto una lista di innumerevoli recensioni positive. La trattoria quindi non prevede menu, ma serve una gran quantità di meze che permettono di assaporare la vera cucina locale. L’atmosfera è rurale ed informale.
Sabato
Per prima tappa, sosta all’antico Monastero di Agios Neophyitos. Proseguiamo poi per ritornare sul lato nord della penisola di Alkamas, alla spiaggia dei bagni di Afrodite,.
Consiglio taverna:
To stekky to Panay è l’ultima destinazione culinaria della nostra settimana cipriota. Caratterizzato cioè da un ambiente tradizionale, cordialità, buona scelta di piatti locali freschi e genuini. Gustiamo il tipico formaggio di Cipro, l’ Halloumi fritto, souvlaky accompagnato da ottimo bougur (Pougouri), La cucina vale quindi una gita in campagna, ben lontano dalle tratte più turistiche di Paphos.
Domenica
In ultimo, in mattinata fatti i bagagli e un pò di spesa per il ritorno, ci concediamo infine a Lara Beach un ultimo bagno di congedo, in tranquillità. La vacanza quindi è ormai al termine, nel pomeriggio, in aeroporto restituiamo la macchina e voliamo in Italia.
ll volo è alle 20.20, atterreremo a Bergamo tardissimo, ci aspetta un lungo e difficile viaggio di ritorno alla normalità, con la voglia di tornare in questo inaspettata isola calda e accogliente.
Anche quest’anno 2019 sta per giungendo al termine e le feste di Natale sono finalmente arrivate! Per accompagnare i piatti più importanti in questi giorni di festa ho preparato una fresca insalata dall’intenso colore rosso, come il colore che caratterizza il Natale. A casa i ragazzi …
Natale si avvicina. Non potevo trovare momento migliore per preparare la Cima, uno dei piatti tipici più amati in casa, gustati sempre, apprezzati ancor di più durante le festività Natalizie.
Salsiccia al forno con patate e zucca: una ricetta veloce per una cena gustosa
In questo momento dell’autunno, la zucca fa parte degli ingredienti di stagione, ottimi e versatili nell’utilizzo in cucina. Ho così provato ad accompagnarla alle patate nella cottura al forno della salsiccia. Purtroppo sono attivata tardi a casa dopo una interminabile giornata di lavoro e, avendo poco tempo a disposizione, e ancora alcune faccende da sbrigare, ho provato a cucinare una teglia che non necessita di molta cura durante la cottura nel forno.
Il risultato è stato molto gradito da tutti i ragazzi ed io, contemporaneamente, ho recuperato un pò di tempo..
INGREDIENTI
1 kg di salsiccia a o luganega di ottima qualità
1 kg di patate
1 kg di zucca
10 pomodori ciliegino
vino bianco secco
rosmarino
sale
olio
PREPARAZIONE
Mondate le patate e la zucca e tagliate il tutto a pezzetti non troppo grandi, possibilmente circa della stessa misura.
Lavare i pomodori cigliegino e dividerli a metà.
Disponete le verdure cosi preparate sul fondo di una teglia capiente che avrete precedentemente unto. Adagiate poi la salsiccia divisa in pezzi di circa 20 cm, arrotolata e insaporita con il rosmarino.
Irrorare il tutto con poco vino bianco, salare leggermente e infornare quando il forno ventilato ha raggiunto la temperatura di 200°C. Non aggiungete altro olio alla salsiccia al forno con patate de zucca in quanto i succhi della carne, cuocendo, andranno ad insaporire anche le patate e la zucca favorendo l’amalgamarsi dei sapori.
Lasciare tranquillamente cuocere la salsiccia al forno con patate e zucca per circa 40 minuti. Durante gli ultimi 5 minuti circa di cottura, per dorare perfettamente le patate e la zucca, azionate la funzione grill. A cottura ultimata, sfornate e servite subito la salsiccia al forno con patate e zucca, pronta per una cena conviviale e appetitosa.
Questo condimento fiori di zucca trombette e calamari, è un esempio di come nutrirsi rispettando il piacere di assaporare un piatto gustoso senza trascurare la linea
Alcuni giorni fa ho ampliato la mia collezione di accessori da cucina con una teglia a forma di cuore, ideale per preparare una torta di San Valentino; dopodiché con Alberto abbiamo iniziato la ricerca in rete della ricetta che più ci ispirava..Lui era per una …
L’insalata di finocchi, arancia e noci, è un piatto fresco, salutare e di stagione, facilissima da preparare un pochi minuti.
Qui vi descrivo l’ alternativa di un’ altra insalata invernale, che vi avevo pubblicato qualche anno fa, con l’aggiunta di carciofi e del pepe verde. Cliccando qui potrete trovare la precedente ricetta. Se poi curiosate sul web, in questi giorni troverete molte altre ricette simili, utilizzando svariati tipi di semi (lino, zucca..) o altri condimenti..
Questa insalata veloce ed economica, di soli tre ingredienti, sfrutta le proprietà nutritive dei suoi componenti, tipici della stagione invernale: i finocchi, le arance e le noci
Finocchi ortaggi ipocalorici, ricchi di fibre, sali minerali quali calcio, fosforo, ferro, potassio, zinco e selenio, e vitamine A e C, “importanti antiossidanti. Contiene inoltre il trans-anetolo, una sostanza dal sapore dolciastro e piacevole al gusto anche in concentrazioni elevate, che costituisce ben il 50-70% dell’olio essenziale dei frutti di finocchio.
Arancia, considerata il frutto d’eccellenza della stagione invernale, ricca di acido ascorbico, Vitamina C, A, B1, B2, PP, B5, B6, E, zuccheri e fibre. Conviene mangiarle lasciando un po di parte bianca sulla polpa in quanto la metà della pectina si trova nell’albedo, la parte bianca e spugnosa che riveste internamente la scorza. Meglio quindi non essere troppo meticolosi nello sbucciarle, anche quando si sbucciano a vivo!
Noci, semi oleosi ricchi di vitamina E, altamente energetiche e ricce di magnesio, calcio potassio zinco e ferro e acidi grassi essenziali omega3 e omega6.
INGREDIENTI
1 finocchio
1 arancia
5 noci
olio e.v.o.
mezzo limone
sale
pepe
PREPARAZIONE
Affettare finemente il finocchio, preventivamente lavato ed asciugato, ed a cui avete eliminato i gambi e le barbette verdi .
Con un coltello affilato, sbucciare a vivo l’arancia che poi taglierete a fettine sottili. Spremete nella ciotola il succo che resta nelle bucce tagliate, servita per condire l’insalata
Spezzettate i gherigli di noce appena schiacciata.
Condite con sale, abbondante olio extravergine di oliva, una pizzicata di pepe e il succo di mezzo limone.
Preparerete così in pochi minuti un’insalata leggera, fresca e gustosa, di cui non potrete più fare a meno!
Breve Post Scriptum:
Questa mattina mi è capitato di sentire un vecchio brano del grande Liga, , era il 1993 quando uscì… è passata una vita ma è sempre molto bella, è tutto il giorno che la canticchio….
Ho messo via un bel po’ di foto che prenderanno polvere sia su rimorsi che rimpianti che rancori e sui perché
Mi sto facendo un po’ di posto e che mi aspetto chi lo sa che posto vuoto ce n’è stato ce n’è e ce ne sarà. Ho messo via un bel po’ di cose ma non mi spiego mai il perché io non riesca a metter via te
In queste scarpe e su questa terra che dondola dondola dondola dondola con il conforto di un cielo che resta lì
Mi sto facendo un po’ di posto e che mi aspetto chi lo sa che posto vuoto ce n’è stato ce n’è ce ne sarà. Ho messo via un bel po’ di cose ma non mi spiego mai il perché io non riesca a metter via riesca a metter via, riesca a metter via te.
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