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Calamari ripieni ai carciofi di Sanremo

Calamari ripieni ai carciofi di Sanremo

Calamari o totani??? innanzitutto, prima di far la spesa, se non vi sentite abbastanza ferrate  in materia, potreste dare una lettura a questo interessante sito dove vengono evidenziate le principali differenze tra i due cefalopodi..
Lo scorso sabato mentre io ero a lavorare, Anto mi ha pensato acquistandomi un chilo di calamari freschi e piccolini, davvero tenerissimi! che gran piacere, e solo per me, visto che in casa nessuno li ama e li mangio sempre solo io! 
Naturalmente la spesa mi ha riempito di gioia, che è aumentata quando ho realizzato che sarebbero venuti a pranzo Francesca e Alberto, e che in frigo avevo ancora un paio di carciofi coltivati dallo zio Enzo nella campagna di Sanremo…ecco quindi la golosa illuminazione…. perché non cucinarli ripieni come faceva la mia mitica zia Valeria, più volte nominata nelle mie ricette?..detto fatto… rapidissimo controllo degli ingredienti…e…..incominciamo….. 

Calamari ripieni ai carciofi di SanremoINGREDIENTI 

  • 800 gr di calamari puliti
  • due carciofi liguri
  • un panino raffermo sminuzzato e  bagnato nel latte
  • un uovo
  • parmigiano reggiano grattugiato 
  • alcuni rametti di maggiorana
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • uno spicchio d’aglio
  • uno scalogno
  • sale 
  • pepe 
  • olio evo

PREPARAZIONE:

Calamari ripieni ai carciofi di SanremoMondate i carciofi, affettateli finemente e lasciateli a bagno in acqua e aceto.
Nel frattempo affettate lo scalogno e fatelo appassire in padella con poco olio evo.
Scolate i carciofi, uniteli allo scalogno e fateli stufare per alcuni minuti finché non diventano morbidi.
 #Calamari ripieni #carciofi di Sanremo
In una terrina mescolate:
-il pane strizzato e sminuzzato, 
-le foglioline di maggiorana,
-il formaggio, 
-i carciofi stufati e raffreddati, 
-mezzo spicchio d’aglio schiacciato, 
-pinne e tentacoli dei molluschi ridotte a piccoli pezzi con il coltello, 
-sale,
Calamari ripieni ai carciofi di Sanremo
-pepe,
-uovo. #Calamari ripieni #carciofi di Sanremo
 
Mescolate con cura fino ad ottenere un ripieno omogeneo e morbido.
A questo punto incominciate a riempire le sacche dei calamari che devono essere ben pulite e asciutte.

Potete eseguire l’operazione aiutandovi con una palettina e senza esagerare nel riempimento altrimenti il ripieno durante la cottura uscirà.
Terminate chiudendo la sacca con uno stuzzicadenti che eliminerete a fine cottura prima di impiattare.
#Calamari ripieni ai carciofi di SanremoEssendomi avanzato un po di ripieno, ho terminato creando alcune polpettine da servire insieme ai calamari.
 

COTTURA

In una casseruola fate scaldare un filo di olio evo ed aggiungete l’aglio avanzato. Adagiare i calamari e farli rosolare delicatamente su entrambi i lati. 
#Calamari ripieni ai carciofi di SanremoConsiderate una cottura breve, non più di 30 minuti in quanto i calamari hanno la carne del mantello piuttosto tenera.

Inumiditeli durante la cottura utilizzando mezzo bicchiere di vino bianco secco.

Solo a cottura quasi ultimata,
#Calamari ripieni ai carciofi di Sanremounite le polpettine affinché non si spappolino.

Lasciare intiepidire, togliere gli stecchini e servire….

Per il risultato?? chiedete a Francesca e Alberto!!

 
#Calamari ripieni ai carciofi di Sanremo

Primo Maggio: Fave e salame

Fave e salame per le feste di primavera

Fave e salame, sono un accoppiata golosa e, in Liguria, rappresenta il menù delle gite in campagna, dei picnic sui prati durante i primi giorni tiepidi di primavera trascorsi in compagnia, felicemente all’aperto.
Per fave e salame, i bacelli migliori sono quelli che si consumano appena raccolti, e rigorosamente sbucciate solo al momento di consumarle.
Ma questo significa anche programmazione, calendarizzazione della semina delle fave nell’orto, a novembre con la corretta fase lunare. Significa sperare in un buon raccolto e pregustare, a novembre, con le mani al freddo nella terra, la gioìa di raccoglierle nel cestino di vimini e ritrovarsi tutti insieme a gustare in primavera fave e salame
 Una splendida e tiepida giornata di sole, 
fave di Arenzano appena raccolte, 
pecorino sardo fresco, 
salame bio km 0…. 
che cosa desiderare di più per festeggiare 
una giornata di meritato riposo?
Troverete in rete numerose idee per cucinare le fave.. La mia piccola esperienza, ma grande appassionata di fave e salame, è che il modo migliore (e unico), per consumare le fave fresche, è quello di consumarle belle e crude, dolci e croccanti cosi come sono con un pizzico di sale e una buona fetta di pane.
fave e salame
La Vicia Faba, della famiglia delle Leguminose, è una pianta diffusa in tutto il Mediterraneo.
Questo legume contiene circa, il 5% di proteine, il 5% di fibre, il 4,5% di carboidrati e pochissimi grassi (0,4%); il restante 84 % è costituito da acqua.
Le fave sono ricche di ferro, potassio, magnesio, rame, selenio e moltissime vitamine, soprattutto acido ascorbico.

Serena Pasqua!

serena Pasqua

Finalmente ci siamo… 
 
le decorazioni in cucina sono sistemate vicino agli utensili
 

Torta Pasqualina per una serena Pasqua 

le  Torte Pasqualine stanno  
per essere infornate, 
serena Pasqua pane con le uova
il pane con le uova è stato sfornato e le uova sode sono colorate
 

coniglio e uova di pasqua

 
e con il sole in giardino si gioca…..
 
 Che sia per tutti una Serena Pasqua 
 
Auguri!
 
@MammaLuci

E’ la festa più importante per i cristiani e significa etimologicamente “passaggio”. La data è mobile perché dipende dal plenilunio di primavera mentre l’ origine è legata al mondo ebraico, in particolare alla festa di Pesach, durante la quale si celebrava il passaggio di Israele, attraverso il mar Rosso, dalla schiavitù d’ Egitto alla libertà.

La Pasqua è il culmine del Triduo pasquale, centro e cuore di tutto l’ anno liturgico. È la festa più solenne della religione cristiana che prosegue con l’ Ottava di Pasqua e con il tempo liturgico di Pasqua che dura 50 giorni, inglobando la festività dell’ Ascensione, fino alla solennità della Pentecoste.

Presso gli ebrei la  festività di Pesach era in origine legata all’attività agricola ed era la festa della raccolta dei primissimi frutti della campagna, a cominciare dal frumento. 
In seguito, la Pasqua diventa la celebrazione annuale della liberazione degli ebrei dalla schiavitù, significato che si aggiunse all’ altro, come ricordo della fuga dall’ Egitto e del fatto che con il sangue degli agnelli si fossero dipinti gli stipiti delle porte affinché l’ angelo sterminatore, come dice la Bibbia, passando da quelle case, risparmiasse i primogeniti. .. per continuare a leggere clicca qui

Pane di Pasqua dolce con le uova

#pane, #Pasqua, #uova
Pane di Pasqua dolce con le uova

Lo scorso anno per il periodo pasquale vi avevo presentato la ricetta dei canestrelli con l’uovo che potrete trovare qui..

Per l’imminente Pasqua oggi vi propongo la ricetta per preparare una bella pagnotta dolce, tipica del periodo pasquale nella zona di Diano Marina, arricchita e decorata con le uova, da gustare in qualsiasi momento della giornata, per colazione o per merenda oppure, perché no, durante il picnic di pasquetta..

INGREDIENTI…..

per l’impasto#pane, #Pasqua, #uova

  • 550 gr farina 00
  • 30 gr di farina integrale
  • 250 ml di latte
  • 2 uova
  • 50 gr di burro
  • 25 gr di lievito di birra
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
  • un pizzico di sale

e per decorare

  • 4 uova
  • granella di zucchero
  • una tazzina di latte zuccherato
#pane, #Pasqua, #uova

PROCEDIMENTO:

Sciogliere il lievito di birra in poco latte tiepido.
In un contenitore sbattete le uova con i due cucchiai di zucchero di canna e il burro che avrete lasciato a temperatura ambiente.
#pane, #Pasqua, #uovaSetacciate quindi la farina 00 e quella integrale e disponetela a fontana su un piano per impastare.
Aggiungete prima il latte in cui avete sciolto il lievito, poi uova burro e zucchero sbattuti ed infine il latte rimasto ed il pizzico di sale.
Impastate per una decina di minuti fino ad ottenere un impasto morbido; aggiungete ancora un pugno di farina se risultasse troppo appiccicoso.
Mettete l’impasto in una terrina che avrete precedentemente unto, coprite con la pellicola trasparente e fate lievitare per almeno due ore. Nel frattempo lavate e insaponate le quattro uova che avrete messo da parte per la decorazione.
#Pane, #Pasqua, #uovaQuando la pasta sarà lievitata, ponetela sulla spianatoia e dividetela per formare 17 palline di circa 60-70 grammi l’una. (vi avanzerà anche un po’ di pasta che ho utilizzato per fare alcuni cestini mono uovo)
Ponete in una teglia antiaderente imburrata e infarinata le palline in modo da formare una corona sulla circonferenza della teglia. Sistemate quindi le uova come meglio credete e terminate la copertura della teglia in modo ordinato con le palline di pasta avanzate. Coprite poi con un canovaccio e lasciate riposare per un’altra ora almeno. Spennellate la superficie con del latte zuccherato e cospargete la granella di zucchero.
Portate il forno statico a 220 gradi.
#pane, #Pasqua, #uovaInfornate, abbassate la temperatura a 200 gradi e fate cuocere per 50 minuti circa.
Fate la prova dello stuzzicadenti per controllare la cottura che non deve mai essere troppo prolungata per non far seccare la pasta.
A cottura ultimata, togliete dalla teglia con delicatezza e ponete a raffreddare su una griglia.
Conservate avvolta in un canovaccio e consumate preferibilmente in compagnia e con gioia!
…Sentirete che morbida bontà e che sorpresa il sapore dell’uovo…..

#pane, #Pasqua, #uova

Con la pasta avanzata ho preparato dei nodi per le uova da donare a Pasqua

#pane, #Pasqua, #uova

Con l’augurio che possiate trascorrere una Santa Pasqua serena, in compagnia di chi più amate……..uova

Pici ricotta e castelmagno

 

#Pici #ricotta e #castelmagno

Di norma utilizzo i pici, pasta toscana fatta a mano, simile agli spaghetti ma molto più spessa, con tempo di cottura lungo, di circa 15/20 minuti. 
Il condimento prevede un buon apporto proteico dato dalla globulina e dall’albumina della ricotta, e l’utilizzo della verza con proprietà antinfiammatorie, ricca di ferro, sali minerali, fibre e sostanze antiossidanti in grado di combattere i radicali liberi e l’invecchiamento.
Il sapore dolce e delicato della ricotta e della verza è rallegrato dal gusto deciso e leggermente piccante del Castelmagno.

INGREDIENTI per 5 personepici

  • 500 gr di pici toscani
  • 300 gr di verza
  • 250 gr di ricotta
  • 100 gr di Castelmagno grattugiato
  • 100 gr di Parmigiano grattugiato
  • olio e.v.o.
  • pepe

PREPARAZIONE

#Pici #ricotta e #castelmagnoPortare abbondante acqua  per la cottura della pasta in ebollizione, salare e buttare i pici che impiegheranno circa 15 minuti per una cottura al dente. 

Nel frattempo lavate la verza e affettatela sottilmente. 

A cottura quasi ultimata della pasta aggiungete nell’acqua la verza e finire la cottura.

#Pici #ricotta e #castelmagno

 

Avrete giusto tempo per preparate il condimento nel piatto da portata, mescolando la ricotta con l’olio, il pepe e il parmigiano e un mestolo di acqua di cottura.

A cottura ultimata, scolate i pici e metteteli nel piatto da portata per condirli con quanto appena preparato. Terminare con una spolverata di Castelmagno.

#Pici #ricotta e #castelmagno
#Pici #ricotta e #castelmagno

 

Risotto al Limone

 #risotto la limonePer cucinare i risotto al limone utilizzo esclusivamente dei limoni biologici, in particolare quelli profumatissimi del giardino di Tania, rigorosamente coltivati senza alcun veleno…Ho trovato lo spunto per la ricetta su una rivista femminile, se devo essere sincera non ricordo più quale, ma l’ho trascritta, personalizzata e qui la descrivo per voi.. ottima, con un aroma davvero particolare e, cosa che non guasta, economica….
Eccola per voi..
 

INGREDIENTI per 4 persone

  • 400 gr riso Arborio
  • 2 limoni Biologici appena raccolti
  • 2 uova freschissime
  • 100 gr di parmigiano reggiano grattugiato
  • 100 gr latte
  • una cipolla bianca piccola
  • brodo vegetale
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • alcuni rametti di maggiorana
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • pepe

fate cosi….

Tritate molto finemente la cipolla e fatela appassire in un pentolino antiaderente con un filo d’olio extravergine di oliva.

#risotto; #limone

Sempre con poco olio in un tegame tostate il il riso per chiuderne i pori e far si che si possa rimanere al dente durante la cottura.

La caramellizzazione degli amidi infatti crea sulla superficie del chicco una guaina che impedisce al chicco di ammollarsi.
Quando il riso sarà ben tostato, sfumate con un mezzo bicchiere di vino bianco e aggiungete poi la cipolla.

#risotto #limone

Fate quindi cuocere come un normale risotto, aggiungendo poco per volta il brodo caldo finché il riso non sarà al dente.

Nel frattempo in una ciotola sbattete i tuorli delle uova con il parmigiano, aggiungete la buccia grattugiata finemente di entrambi i limoni, le foglioline di maggiorana e stemperate nel latte. 
Spegnete il fuoco; mantecate il riso con il composto appena preparato e in ultimo aggiungete il succo filtrato di un limone.
Servite il risotto guarnendo a piacere con fettine di limone, maggiorana e una spolverata di pepe.
piatto risotto

Con questa ricetta partecipo alla 2° Raccolta: Piccoli Limoni Gialli di La Cascata dei Sapori in collaborazione con AntoCrea.

piccoli limoni gialli

 

 

 

Bugie di Carnevale (Crostoli)

#bugie; #carnevale
Bugie di Carnevale (Crostoli)
Eccole, buone e croccanti, dolci quanto basta con una fragranza di limone… le BUGIE di Carnevale, in Liguria sono anche chiamate CROSTOLI!
Quest’anno, per Carnevale, Alberto mi ha chiesto di assaggiare le bugie come preparavano a me da bambina… erano anni che non le cucinavo, anche perché non amo friggere…
ma una volta all’anno si può fare..
quindi sono andata a ricercare la vecchia ricetta della nonna Celeste…
 

INGREDIENTI

250 gr di farina 
30 gr di zucchero 
25 gr di burro
12 ml di rum
1 uovo
un pizzico di sale
una bustina di vanillia 
mezza bustina di lievito per dolci
una grattugiata di buccia di limone fresco
olio per friggere
zucchero a velo per guarnire
 

PROCEDIMENTO 

Setacciate la farina e unite nella planetaria tutti gli ingredienti. 
Fate impastare per 15 minuti fino alla formazione di un impasto elastico e liscio.
Prendete la pasta, avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare per un’ora.

#bugie; #carnevale

 

Trascorso il tempo di riposo, dividere la pasta in quattro parti.
Con la macchina per tirare la pasta formare quattro strisce sottili che taglierete poi a piacere utilizzando la rotella.

#bugie; #carnevale

 

Utilizzate una padella capiente e cominciate la frittura in abbondante olio bollente
Quando inizieranno a comparire sulla superficie le bolle della pasta girare e aspettare ancora altri cinque secondi prima di scolare dall’olio bollente.
 
Spolverare con zucchero a velo e servite

#bugie; #carnevale

Penne carciofi e zola

#penne #carciofi #zola ingredienti

Un ‘idea per un piatto gustoso e rapido

avete mai provato carciofi e zola? sono un connubio perfetto per creare un primo piatto gustoso

In questi giorni, grazie a trnd, partecipo alla “fase fornelli” di un progetto che permette, insieme ad amici e conoscenti, di testare la bontà e la qualità della pasta De Cecco che da 125 anni seleziona grani duri di alta qualità e utilizza metodi di produzione certificati, in linea con la tradizione..

Per testare tutte le qualità questa pasta, ieri sera ho cucinato qusta ricetta per un paio di amici ospiti dell’ultimo minuto…un successone!…nell’attesa della cottura della pasta riuscirete a preparare in un attimo un condimento speciale… carciofi e zola!

INGREDIENTI per 5 persone

  • 500 gr di penne lisce DeCecco
  • 30 gr di gorgonzola dolce
  • 30 gr di parmigiano grattugiato
  • quattro carciofi di Albenga
  • uno scalogno
  • olio evo
  • una foglia di alloro

PROCEDIMENTO

Portare ad ebollizione vivace almeno 5 litri di acqua, salate e cuocete la pasta. 
Nei minuti che avrete a disposizione mentre l’acqua bolle e la pasta cuoce, tritate lo scalogno, mondate i carciofi e tagliateli a fettine sottili.
In una padella antiaderente soffriggere leggermente lo scalogno in alcuni cucchiai di olio evo e la foglia di alloro.

Unite poi il carciofo, salate e lasciate stufare per alcuni minuti a fuoco vivace.

Scolate la pasta al dente e unitela in padella, aggiungendo poco a poco mezzo bicchiere di acqua di cottura. 
Fate cuocere ancora qualche minuto mescolando finché l’acqua non venga completamente assorbita.
Spegnere il fuoco e aggiungete lo zola spezzettato e il parmigiano..

Impiattate immediatamente le penne carciofi e zola e gustate…il sapore della semola, il gusto dei carciofi, il carattere deciso del gorgonzola...

#penne #carciofi #zola carciofi e zolae se poi volete qualche indicazioni su un formaggio fantastico e duttile… cliccate qui per il raggiungere il suo sito ufficiale!

La mia passione: i Limoni invernali

Passione Limoni invernali

Passione Limoni invernali, una delicatezza in cucina per moltissime ricette,

Grazie Tania per questo regalo profumato! Un cestino di gialli e  profumati limoni di giardino che in questo periodo, siamo a febbraio, è d’obbligo raccogliere dall’albero per permettere la fioritura di primavera.

Un regalo graditissimo, e, per di più, di limoni rigorosamente certificati Bio!!… cosa preparo?

un profumato risotto oppure una gialla marmellata dal leggero sapore acidulo???
che dilemma!
se vi venisse voglia di preparare un delicato risotto al limone, la mia ricetta la trovate cliccando qui…  
oppure se cliccate qui troverete la ricetta della marmellata bio al limone con zucchero di canna….
Comunque vi prenda con un cesto di frutti freschi davanti, la Passione Limoni invernali sarà un successone che permetterò di preparare piatti deliziosi.
Lo sapevi che?

Passione limoni

Il succo del limone che rappresenta il 30% del peso del frutto,  contiene citrati di calcio e potassio, sali minerali e oligoelementi quali ferro, fosforo, manganese, rame. Presenta inoltre dal 6 al 8% dl acido citrico, che conferisce il caratteristico sapore asprigno, grandi quantità di Vit. B1, B2 e B3, carotene, Vit. A, Vit. C (fino a 50 mg/100 g di succo), e bioflavonoidi, sostanze idrosolubili, che corrispondono ai pigmenti gialli.
L ’alto contenuto di vitamina C conferisce al limone ottime proprietà antiossidanti, svolgendo un’importante azione contro i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e di malattie degenerative e rinforza le difese immunitarie

 

Carciofi, finocchi e arancia in insalata: il gusto che non ti aspetti!

#carciofi #finocchi #mammaluci

Carciofi, finocchi e arancia in insalata, è un piatto fresco nato dopo una golosa chiacchierata con Rosa, la mia collega.

Tra un lavoro e l’altro, è uscita fuori l’idea di provare  questa gustosa e  sorprendente insalata di fine inverno, davvero stuzzicante che garantisce, grazie all’arancia, un buon contenuto in vitamina C (un tarocco fresco ne contiene circa 60 mg/gr) e, grazie alle noci, di acidi grassi polinsaturi.

INGREDIENTI

  • un finocchio,
  • due carciofi di Albenga
  • un’arancia
  • cinque noci sorrentine
  • un cucchiaino di pepe verde in salamoia
  • olio evo
  • sale

PROCEDIMENTO

Per preparare carciofi, finocchi e arancia in insalata, iniziate mondando il finocchio e il carciofo.

Se riesco utilizzo per preparare questo piatto i carciofi di Albenga tipici del mio territorio, particolarmente teneri e ottimi da consumare crudi.

Affettare il carciofo a fettine sottili e ponetelo a bagno in acqua acidula per almeno 10 minuti.

Nel frattempo, affettare il finocchio.

Sbucciare al vivo l’arancia facendo attenzione ad eliminare completamente l’ albedo,  la pellicina bianca spugnosa che riveste internamente la scorza, che renderebbe il piatto amarognolo.

Ponete le verdure affettate in una capiente insalatiera.

Scolate, asciugate e unite il carciofo. che sarà diventato di un bel colore chiaro.

Sgusciate e aggiungete 5  gherigli di noci

Condite con poco sale, olio evo e qualche grano di pepe verde per rallegrare il gusto.

#carciofi #finocchi #mammaluci

Sgranocchiate con calma, accompagnando con pane nero o integrale…….
 
 
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